Estratto pubblicato il 29/08/2007 sul sumatra.it (Sito Italiano Ufficiale di Softimage)
C’ERA UNA VOLTA LA “VITA CONTADINA“
La riproduzione del mondo che ci circonda è sempre stata un grande magazzino di sviluppo per i professionisti e gli appassionati del mondo tridimensionale. Spesso si è andati oltre e date le
caratteristiche del software non è stato difficile realizzare scene “iper-realiste”, fantasy e
fantascientifiche. Inoltre si è guardato indietro nella ricostruzione, seppur virtuale, di scenografie che ci proiettavano nelle grandi civiltà della storia; nell’antico Egitto o nella Roma degli imperatori.
Il nostro racconto invece ci porta alla scoperta di un mondo sì ormai scomparso, non da secoli o da millenni ma da poche decine di anni: quello della “civiltà contadina”. Certo parlare oggi, in piena globalizzazione e con l’avvento dei prodotti transgenici, di come vivevano i contadini nei primi decenni del novecento potrebbe sembrare argomento di poco conto. In realtà questo è un mondo che ha lasciato innumerevoli testimonianze legate indissolubilmente alla terra, e non importa se si parla di contadini francesi, italiani, veneti o toscani, tutti erano raggruppati da un unico denominatore, ottenere dalla terra i prodotti per vivere, spesso con grandi fatiche e rinunzie.
Le immagini a supporto di questo articolo riguardano la ricostruzione di un casale situato all’interno della Riserva naturale di Monte Rufeno, che per la sua particolare configurazione è stato scelto come museo di sé stesso: “Il Felceto”.
Ricerca demoantropologica e progettazione sono stati i cardini che hanno permesso di creare un supporto multimediale interattivo sull’argomento utilizzando la disponibilità tecnologica, per quegli anni molto sofisticata, del QTVR (Quick Time Virtual Reality). Le scene 3D renderizzate ad alte risoluzioni venivano successivamente elaborate con apposito software così da diventare ambienti fruibili a 360° e naturalmente interattivi.
Filosofia di un supporto multimediale interattivo ad uso didattico
Il prodotto multimediale doveva avere la caratteristica di poter essere usato a livello di didattica ambientale, quindi poter affascinare i ragazzi e nello stesso tempo essere strumento di arricchimento culturale sull’argomento specifico della civiltà contadina. Per ottemperare a queste domande si è creato un sistema basato sulla ricostruzione tridimensionale degli ambienti e degli oggetti in essi contenuti, cercando di creare un aspetto visivo di tipo cartoon. Si sono create schede di consultazione legate interattivamente agli oggetti 3D presenti negli ambienti, complete di immagini fotografiche e brevi testi descrittivi con l’accorgimento di realizzare rimandi ipertestuali tra schede. Dove possibile sono state inserite interviste con i protagonisti che raccontano momenti particolari della vita contadina.
Ricostruire la vita contadina con SOFTIMAGE|XSI
XSI si è subito rivelato un ottimo strumento, attraverso la potenzialità della modellazione poligonale offerta dalla versione 3.5 sono stati realizzati tutti gli oggetti richiesti dallo sviluppo del progetto.
Una parte importante è stata dedicata alla visualizzazione delle scene, dopo vari tentativi si è cercata una sorta di mediazione tra realtà e finzione, tra fiaba e allegoria.
La sensazione è quella di entrare in un mondo affascinante pieno di oggetti che vogliono essere ancora una volta “utilizzati” dall’uomo. La resa fiabesca è data dall’assenza delle ombre portate e dalla visualizzazione in perfetto stile cartoon realizzata con lo shader ink&toon applicato alle cineprese. Il realismo a dosaggio limitato è stato ottenuto con l’utilizzo di textures nei pavimenti, nelle pareti e in alcuni oggetti.