Girolamo Fabrizi nasce ad Acquapendente nella via a lui attualemente dedicata, figlio di Fabrizio di Girolamo di Ser Francesco e Luminata di Carlo.
La data di nascita non è certa poiché gran parte dei biografi che scrivono prima del XIX secolo, la fissano al 1537, mentre a partire dal 1900, i due principali biografi del Fabrizi (il Costantini e il Favaro), riferendosi all’atto di morte in cui è scritto che aveva un’età “di anni 86 in circa”, considerano il 1533 come possibile anno di nascita. Negli atti della Nazione Germanica Artista si evidenzia invece che morì a 83 anni.
Recentemente è stato pubblicato dal professor Bonafede Mancini, che lo ha ritrovato presso l’Archivio di Stato di Viterbo, il contratto di matrimonio dei genitori del Fabrizi, avvenuto il 6 dicembre 1534. Quindi sembra definitivamente avvalorata l’ipotesi di una data di nascita non precedente all’anno 1535. Secondo alcuni è plausibile che Girolamo da giovane docente si attribuisse più anni per sembrare più saggio.
Contratto di matrimonio fra Fabrizio di Girolamo e Luminata di Carlo,
6 dicembre 1534
La famiglia Fabrizi o Fabritij abita all’inizio del Corso Del Forno, nel quartiere di San Vittoria, ha avuto vari gonfalonieri nei suoi antenati quindi, anche se non ricca, appartiene alla nobiltà aquesiana perché iscritta al grado di gonfalonierato e gode di un certo prestigio. I Fabrizi esercitano principalmente le professioni di medico e di speziale.
Il capostipite è Girolamo di ser Francesco, nonno di Girolamo, nato intorno al 1475. Risulta che una famiglia Fabrizi è presente in Acquapendente già dal secolo precedente. Girolamo ha possedimenti terrieri, esercita il commercio e conduce una spezieria.
Alla sua morte, la moglie Zeffira Astrei, amministra i beni della famiglia e si occupa anche dei nipoti Girolamo e Fabio rimasti orfani del padre Fabrizio in tenerissima età.
Girolamo si trasferisce a Padova ancora molto giovane per studiare greco, latino, logica e filosofia. Dai documenti dell’archivio storico risulta che egli torna a Acquapendente raramente, per esempio, nel 1552 per una causa contro la famiglia Astrei. Sarà in Acquapendente anche nel 1567, per la prematura morte del fratello Fabio che esercitava la professione di chirurgo. Fabrizio figlio di Fabio sarà anche lui medico e anche lui morirà in giovane età così la figlia di lui Semidea vivrà con il prozio Girolamo a Padova e diverrà la sua erede.
Nonostante egli viva la sua lunga vita a Padova, legherà sempre il suo nome alla città natale. Egli vorrà essere chiamato Girolamo Fabrizi Acquapendente e le sue opere porteranno sempre l’appellativo “d’Acquapendente” o “l’Acquapendente”.