Il 21 maggio 1619 Gilam Fabrizi muore nella sua abitazione di Padova confinante con l’ospedale di San Francesco grande. Negli anni precedenti Girolamo Fabrizi d’inverno era stato spesso malato, particolarmente dal 1617.
Il successivo 23 maggio vengono celebrate le esequie nella chiesa di San Francesco e Girolamo Fabrizi viene sepolto nel chiostro di ponente della stessa chiesa ma nulla resta della sua tomba che sembra non avesse iscrizioni.
A Padova si conosce invece quale fu la sua abitazione. Rimane il ritratto ad olio nella sala di Medicina del Palazzo del Bo ma, soprattutto, rimane il teatro anatomico. Gran parte delle tavole anatomiche originali sono invece conservate nella biblioteca Marciana di Venezia, a cui sono state donate dal Fabrizi stesso.
Già dal 1577 Girolamo Fabrizi aveva redatto il primo testamento mentre l’ultimo noto è del 1615, anche se fu aggiornato fino a poco prima della morte. Poiché egli non ebbe figli dalla moglie Violante Vidal e non riconobbe mai il figlio illegittimo Francesco, la sua erede principale fu la pronipote aquesiana Semidea, nipote del fratello Fabio. Semidea che viveva con Girolamo a Padova e sposò un nobile veneziano prima della morte dello zio, lei stessa però morirà poco tempo dopo, a soli 23 anni, quindi l’eredità del Fabrizi passerà al pronipote Francesco Benci-Fabrizi.
Girolamo Fabrizi provò sempre affetto verso il suo paese d’origine, infatti, nel suo testamento era anche previsto un lascito per “uno d’Acquapendente che volesse studiare in Medicina in Padova”; nel 1613 aveva fatto restaurare e decorare la sua cappella gentilizia nella chiesa di San Francesco ad Acquapendente; è noto a tutti che aggiungeva sempre al suo nome la dizione “ab Acquapendente”, tanto che molti lo chiamavano semplicemente “l’Acquapendente”.
Nella sua città, oggi rimane la sua casa natale, il monumento funebre nella chiesa di San Francesco, la copia ottocentesca del ritratto conservato nel palazzo comunale e soprattutto il monumento nella piazza principale.
Monumento funebre dedicato al Fabrizi nella chiesa di San Francesco di Acquapendente
Nel 1882 la giunta comunale di Acquapendente con il Sindaco Nazareno Costantini delibera di erigere un monumento a Girolamo Fabrizi creando un comitato di cittadini per lo scopo. Il comitato svolse un’azione capillare tanto da riuscire a raccogliere una parte notevole delle 20.000 lire che fu il costo finale dell’opera e dei festeggiamenti per l’inaugurazione. L’ iniziativa fu caldeggiata da Guido Baccelli, professore di chirurgia medica a Roma e nominato poi ministro della pubblica istruzione. Insigni professori delle università diTubingen, Berlino, Strasburgo, Lund, nonchè delle Accademie di Barcellona, Bruxelles,Parigi contribuirono alla realizzazione di questo monumento con varie donazioni.
Foto dell’inaugurazione del monumento
Sempre ad opera del comitato era stato contattato lo scultore senese Tito Sarrocchi per la realizzazione della statua di Girolamo Fabrizi nel quadro del rinnovamento urbanistico del centro del paese, iniziato dopo l’unità d’Italia.
Inaugurazione del monumento dedicato a Girolamo Fabrizi
Il monumento, inaugurato il 29 agosto 1888 con una solenne cerimonia, era rivolto verso la strada principale che passando per la via dei Casalini, da poco ingrandita, congiungeva Roma con Firenze.
Monumento dedicato a Girolamo Fabrizi nella piazza principale di Acquapendente
Gli aquesiani così, mostravano al viaggiatore il loro più illustre concittadino.